Lucia Caretti

Social Brand Manager

Sono cresciuta a La Stampa: ho iniziato a vent'anni e ho imparato a fare la giornalista. Ora ne ho quasi 30 e mi occupo dei canali social de La Stampa. Lavoro nella divisione digitale del Gruppo Gedi. Da marzo 2020, per due anni, ho coordinato le attività digitali di Specchio dei tempi e Specchio d'Italia, le fondazioni benefiche legate ai giornali Gedi. Ho studiato Imprenditoria per il giornalismo digitale alla City University di New York, grazie ad una borsa di studio offerta da Meta, nell'ambito del Facebook Journalism Project. Amo la montagna e gioco a calcio. Ho un marito, molta speranza nel futuro e il ricordo di un nonno speciale. Diceva sempre: «Devi saper fare quello che gli altri non sanno fare».

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© Lucia Caretti

STORIE

In sei anni da cronista ho raccontato: i sogni dei maturandi e dei giovani atleti. La marea umana della Giornata Mondiale della Gioventù. Le chiacchiere della gente in spiaggia, quando cade il Governo. Le corse all'alba e quelle con migliaia di donne che invadono il centro. Le notti sulla neve di chi batte le piste da sci e quelle sotto i portici di uomini e donne senzatetto. Gli occhi di un atleta che indossa la sua prima maglia azzurra. La valigia di un campione che parte per le Olimpiadi. La forza di un ventenne che si risveglia dal coma. La disperazione di chi resta, dopo una valanga.

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DIGITAL

Nelle fondazioni Specchio dei tempi e Specchio d'Italia ho scritto storie e pubblicità, per raccogliere fondi online. Ho studiato i segreti del digital marketing, per raccoglierne di più. Ho titolato, impaginato, curato progetti video, sperimentato nuovi modi di raccontare. Ho coordinato un team di tecnici e costruito sistemi per innovare la filantropia: siti e automazioni che permettono di aiutare migliaia di persone. Ora a La Stampa mi occupo della strategia e della produzione dei contenuti per i social media, in collaborazione con la redazione, i team di analisi dati, marketing e audience. Mi piace: disegnare flussi alla lavagna, lavorare in silenzio, fare riunioni con colleghi più bravi di me. Guardare lontano e immaginare il futuro.

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